Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore un’importante modifica alla normativa sulle agevolazioni fiscali per la “prima casa”. Questa novità, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, prolunga il termine entro il quale è possibile vendere o donare un immobile acquistato con i benefici fiscali, passando da un anno a due anni.
Cosa cambia nella pratica
La normativa attuale richiede che chi acquista un nuovo immobile usufruendo delle agevolazioni “prima casa” venda il precedente entro un anno, pena la decadenza dei benefici fiscali. Dal 2025, questo termine sarà esteso a due anni, offrendo maggiore flessibilità a chi si trova a cambiare abitazione principale.
In particolare:
- L’acquirente potrà mantenere temporaneamente la proprietà di un immobile precedentemente acquistato con le stesse agevolazioni.
- Entro due anni dal nuovo acquisto, sarà necessario alienare (vendere o donare) il vecchio immobile per non perdere i benefici fiscali sul nuovo.
Quali sono le agevolazioni coinvolte?
Le agevolazioni fiscali previste per l’acquisto della prima casa comprendono:
- L’imposta di registro ridotta al 2% (anziché il 9%) sul valore catastale dell’immobile.
- L’imposta ipotecaria e catastale fissa di 50 euro ciascuna.
- Per le compravendite soggette a IVA, l’aliquota agevolata del 4% anziché del 10%.
Questi vantaggi si applicano solo se l’acquirente soddisfa determinati requisiti, tra cui:
- Non possedere altri immobili acquistati con agevolazioni “prima casa” nello stesso Comune.
- Non possedere altri immobili a uso abitativo su tutto il territorio nazionale, salvo quelli che si intendono vendere nei due anni successivi al nuovo acquisto.
- Stabilire la residenza nel Comune dell’immobile acquistato entro 18 mesi.
Conseguenze della mancata vendita
Se l’immobile preposseduto non viene alienato entro i due anni previsti, il contribuente perderà i benefici fiscali legati al nuovo acquisto. Questo comporterà:
- Il pagamento delle imposte ordinarie (imposta di registro al 9% e imposte ipotecaria e catastale nella misura piena).
- L’applicazione di sanzioni e interessi sul recupero delle imposte non versate.
Obiettivi della nuova normativa
L’estensione a due anni risponde a diverse esigenze:
- Favorire il mercato immobiliare, permettendo ai proprietari di vendere la vecchia abitazione in un contesto di maggiore tranquillità.
- Agevolare il cambio di abitazione principale, riducendo la pressione legata alla vendita rapida e spesso poco conveniente del precedente immobile.
- Offrire più tempo per situazioni complesse, come quelle legate a difficoltà di mercato o a imprevisti personali.